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COPPIE IN CRISI DOBBIAMO PARLAREO NO?
Date: 08/11/2015
ARTE | CULTURA | SPETTACOLO
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Coppie in crisi: è meglio non parlare?di Daniela d’Isa
Chi ha visto quel gioiello di film che è “Carnage” di Roman Polanski non può non accostare il piacevole film di Sergio Rubini “Dobbiamo parlare” a quello dell’illustre collega. Ma la carneficina cui si assiste nel terzo film italiano presentato alla Festa del Cinema di Roma e’ meno spietata, si ride molto e allo stesso tempo si pensa a quelli che sono i nostri rapporti di coppia e li si confronta con quelli sullo schermo. E immedesimandoci ci sentiamo volta volta più vicini ad Alfredo e Costanza, il primo un cardiochirurgo,“strabordante con tratti quasi "punk”
(come lo definisce il suo interprete Fabrizio Bentivoglio di una arruffata, romanesca comicità come non avete mai visto, forse un po' troppo sopra le righe), lei (Maria Pia Calzone) dermatologa affermata, borghese fino al midollo con la puzza sotto al naso, che irrompe nella casa dell’altra coppia con la notizia sconvolgente di aver scoperto un tradimento del marito (“ho scoperto i messaggini su WhatsApp, perché così non pagava il porco”). E poi, quando il film va avanti nella sua palese teatralità (è nato infatti prima lo spettacolo teatrale e quando il film uscirà nelle sale il 19 novembre ricomincerà anche la tournée teatrale con gli stessi interpreti) vi sentirete vicini anche alla coppia intellettuale, Vanni, scrittore cinquantenne che il regista Sergio Rubini ha voluto ritagliare per se e Linda, sua compagna e ghostwriter trentenne, interpretata dalla sempre brava Isabella Ragonese. Il punto è questo: quale coppia sopravviverà dopo tanto parlare, dopo aver fatto cadere ogni barriera e scoperti sentimenti e intime sensazioni: i due ricconi che dichiarano subito di non volersi dire la verità o i due intellettuali innamorati? A ragione Carla Cavalluzzi ( che ha scritto il film con Diego De Silva e lo stesso Rubini) rileva il paradosso del parlarsi: spesso le parole allontanano anziché avvicinare.
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